EasyJet, tutto quello che devi sapere su una delle realtà economiche più interessanti d’Europa
lunedì 11 febbraio 2019
Dalla fondazione nel 1995 alle 1000 rotte nel 2019, passando per tutte le società sussidiarie del marchio easy: easyJet è molto più di una compagnia aerea. Ma qual è la storia dietro a tanto successo? Chi è il suo proprietario? Quanti aerei ha easyJet? In questo articolo ti spieghiamo tutto, ma proprio tutto, sull’impero arancione, compresa anche la loro politica bagagli e modifica volo, alcune curiosità che abbiamo scovato noi di Volo-in-Ritardo.it e la puntualità dei suoi voli secondo i nostri dati ufficiali.
La fondazione: Stelios Haji-Ioannou e i primi voli in "wet lease" (1995-97)
EasyJet viene fondata da Stelios Haji-Ioannou, un imprenditore greco-cipriota di base a Londra. È il marzo del 1995 e Haji-Ioannou ha 28 anni, si distacca dalle società di famiglia e con quelle buone uscite inizia la sua personale carriera di imprenditore. Recentemente ha tenuto una lezione presso Cyprus Institute of Marketing sull’imprenditoria; oggi si dedica quasi a tempo pieno alla sua Fondazione Filantropica Stelios, la cui missione è sostenere le attività filantropiche nei luoghi dove ha vissuto e lavorato (Regno Unito, Grecia, Cipro e Monaco), attraverso borse di studio, sostegni economici all'imprenditorialità e donazioni in denaro a enti di beneficenza ambientali.
I primi voli easyJet prevedono solo due rotte, dall’Inghilterra alla Scozia, da Londra a Glasgow e a Edimburgo. L’aeroporto scelto come base è Luton, ma la compagnia aerea non è ancora in possesso del certificato di operatore aereo e quei voli vengono operati in “wet lease”: gli aeromobili e il personale di bordo impiegati sono presi in prestito da altri due vettori, GB Airways e Air Foyle.
Ma per le novità importanti non bisogna attendere molto: nell’aprile del 1996 easyJet vola oltre i confini del Regno Unito istituendo la rotta Londra-Amsterdam; nell’ottobre del 1997 la National Aviation Authority gli rilascia il certificato di operatore aereo, permettendo così a Haji-Ioannou di dare il via al suo impero arancione.
L'impero arancione: il marchio easy, easyJet Switzerland e l’entrata nella Borsa di Londra (1998-00)
Nel 1998 compare una nuova società nei registri della Camera di Commercio inglese: la EasyGroup Holdings Ltd, è con essa che nasce ufficialmente il marchio easy. Sotto questo marchio l’imprenditore greco-cipriota inizia a commercializzare qualsiasi genere di servizio e non unicamente quelli correlati ai voli. L’unica regola è la caratteristica “no frills”, letteralmente “senza fronzoli”, in lingua comune “servizi a basso costo”.
Sorgeranno col tempo una serie di imprese filiali come Fastjet, compagnie aeree low cost operanti in Africa, easyGym, per allenarsi a basso costo, e easyHotel, per soggiorni a basso costo, easyFoodstore, un nuovo concetto di supermercato “discount”, senza marchi, e con solo circa 100 articoli come conserve, pasta e riso e prodotti per la pulizia, easyTennis, per trovare un partner di racchetta, easybus, un servizio di navetta per gli aeroporti, easyPizza, per una consegna pizze più rapida (poi unitasi a Just eat), easyCinema, easyMoney, easyEnergy e la lista potrebbe continuare.
Attualmente il marchio easy opera in più di una dozzina di settori, principalmente nei settori dei viaggi, del tempo libero, degli uffici e altri settori di servizi per i consumatori.
Prima che il 1998 si chiuda c’è tempo anche per un’altra, importante, conquista: easyGroup acquisisce il 40% delle azioni della compagnia aerea TEA Switzerland e la tinge d’arancio: nasce easyJet Switzerland, la sua prima compagnia aerea filiale per volare a basso costo in Svizzera.
Passano ancora due anni e per la creazione di Haji-Ioannou è di nuovo tempo di grandi festeggiamenti: nel 2000 la easyGroup entra a far parte della London Stock Exchange, la Borsa di Londra.
L’ascesa in Europa: l’acquisizione di GoFly, l’entrata nell’Hall of Fame e il monopolio del Terminal 2 di Malpensa (2002-06)
I festeggiamenti non sembrano, però, distrarre più di tanto l’imprenditore greco-cipriota, nel 2002 easyJet prende base in un altro aeroporto di Londra, Stansted, e lo fa in modo pesante: acquisisce la rivale GoFly e tutti i suoi aeromobili, raddoppiando la sua flotta. Negli anni seguenti easyJet torna a concentrarsi sui territori d’oltremanica. Prima si stabilizza in Germania: tra novembre 2003 e febbraio 2004 apre le sue basi a Berlino-Schönefeld e a Dortmund, offrendo ai suoi passeggeri 19 nuove rotte.
Poi, nell’ottobre del 2005, tocca all’Italia: apre la sua base a Milano-Malpensa di cui riqualifica e monopolizza il Terminal 2. In seguito le basi arancioni italiane diventeranno 3 con l’aggiunta di Napoli-Capodichino e Venezia-Tessera.
Infine, viene la volta della Spagna: il 24 agosto 2006 easyJet annuncia il lancio della sua nuova base presso l’aeroporto di Madrid-Barajas. Intanto, nel tragitto Germania-Italia, ci sono altre due straordinarie tappe da segnalare: Haji-Ioannou viene accolto nella UK Travel and Hospitality Hall of Fame (maggio 2004) e la famiglia easy accoglie il suo 100 milionesimo passeggero (maggio 2005).
EasyJet oggi: flotta, rotte e il rischio Brexit
Dal 2006 ad oggi la compagnia low cost britannica mette a segno un’altra manciata di importanti successi: sul finire del 2007 acquista l'intero capitale azionario di GB Airways, per un valore di 103,5 mln di sterline; nel 2011 apre la sua undicesima base inglese a Londra-Southend, nel 2012 riceve il suo 200° Airbus che marca con una livrea speciale, tutta arancione con la scritta easyJet in bianco; nel 2013 istituisce la sua 100esima destinazione, Londra-Mosca.
Il 2017, invece, è l’anno di una sfida del tutto imprevista, la Brexit. In seguito alla votazione del referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione Europea, tutte le compagnie aeree britanniche corrono il rischio di perdere una grandissima fetta del loro mercato, perché per continuare a volare nei cieli degli Stati membri necessitano di un certificato di operatore aereo europeo. Per affrontare questo pericolo easyJet opta per la soluzione forse strategicamente più semplice, ma sicuramente tutt’altro che banale: aprire una nuova base in Europa. Sceglie l’Austria e la bella Vienna, nel caldo di luglio nasce easyJet Europe, nel freddo di ottobre è già tempo di volare, grazie ai 20 Airbus presi in prestito da Air Berlin. Questo è anche il preludio alla chiusura totale della low cost tedesca, già sull’orlo del fallimento: nei mesi successivi, Lufthansa ed easyJet si spartiranno i suoi aeromobili e tutto ciò che ne resta, e la compagnia di Haji-Ioannou aprirà un’altra base europea, a Berlino-Tegel.
Oggi la flotta di easyJet è composta da 358 velivoli, per la maggior parte Boeing 737 o Airbus 320-319, con i quali il vettore arancione opera più di 1000 rotte in 30 nazioni. Nel 2018 il numero di passeggeri trasportati ha sfiorato i 100 mln.
Informazioni utili easyJet: politica bagagli, cambio nome passeggero e modifica data del volo
Ecco qualche informazione pratica se si sceglie di volare con easyJet.
Politica bagagli easyJet
Se alcuni dei suoi principali concorrenti, come Ryanair e Wizz Air, hanno da poco messo in atto una nuova politica bagagli, easyJet non ha fatto registrare novità. La politica bagagli di easyJet nel 2019 prevede la possibilità di portare in cabina un trolley o una borsa le cui dimensioni non devono superare 56x45x25 cm (altezza, larghezza, profondità), comprese maniglie e ruote. Per i clienti Flexi, i titolari della carta easyJet Plus o chi ha acquistato un posto nelle prime file, è possibile portare con sé anche un piccola borsa 45x36x20 in aggiunta al bagaglio a mano. Attenzione: è importante che questa borsa entri sotto il sedile di fronte.
Da poco, inoltre, è stata aggiunta l’opzione Hands Free (a mani libere): affidando il trolley al banco consegna bagagli easyJet Plus, pagando un piccolo extra, è possibile recarsi al gate a mani libere per poi ritrovare il proprio bagaglio tra i primi immessi sul nastro.
Cambio nome easyJet
Per cambiare il nome dei passeggeri occorre pagare degli extra:
- a più di 60 giorni dalla data di partenza:
- €25 per passeggero e per volo se la modifica viene effettuata online;
- €31 tramite call center;
- €25 per passeggero e per volo se la modifica viene effettuata online;
- da 60 giorni, o meno, dalla data di partenza:
- €65 per passeggero e per volo se effettuata online;
- €70 tramite call center
- €65 per passeggero e per volo se effettuata online;
Per modificare la propria prenotazione: “Gestione Prenotazione easyJet".
Se invece si ha bisogno solo correggere il nome, per un errore ortografico per esempio, la modifica è gratuita.
Modifica data del volo easyJet
Per modificare la data di volo easyJet occorre pagare:
- a più di 60 giorni dalla data di partenza, €21 + differenza di tariffa;
- da 60 giorni o meno dalla partenza: €43 + differenza di tariffa (in bassa stagione), €65 + differenza di tariffa (in alta stagione).
Innovazione easyJet
EasyJet è senza dubbio uno dei vettori più innovativi d’Europa e del mondo. Ecco quali sono state le scelte pionieristiche che ci sono piaciute di più:
- Nel 2003 è stata la prima compagnia aerea a offrire ai propri passeggeri la possibilità di visualizzare e modificare le loro prenotazioni online;
- Nel 2011 ha portato nell’aviazione civile un rivestimento nanotecnologico rivoluzionario fino ad allora utilizzato solamente in campo militare. Grazie a questa nuova vernice in polimero leggero la resistenza aerodinamica sulla superficie dei suoi velivoli è stata ridotta considerevolmente, di conseguenza sono stati ridotti non solo i costi legati al carburante, ma anche l’inquinamento provocato dai propri voli
- È stata la prima compagnia aerea a collaborare con Flightradar24, rendendo possibile tracciare i voli tramite l’applicazione mobile per iPhone e Android;
- Ha introdotto il servizio di “riconoscimento del passaporto” che sempre tramite app, permette di eseguire la scansione dei dati del passaporto utilizzando la fotocamera del telefono cellulare, rendendo il check-in più semplice e veloce. Le informazioni possono essere memorizzate per le prenotazioni successive;
- Nel 2014 è stata tra le prime a eseguire l'installazione dei Panasonic Toughpad sui propri velivoli, rinunciando a computer portatili e carte nautiche stampate solitamente utilizzate nelle cabine di pilotaggio. Si stima che la carta rimossa equivalga a un peso di 27 kg per aereo per volo, il che ha permesso ad una riduzione di oltre 20.000 tonnellate di emissioni di CO2 all'anno.
Cosa ci piace di easyJet
La sezione “Ispirami” presente nel sito, che ti permette di trovare la destinazione più adatta a te, in base alle necessità o ai desideri di viaggio. Si possono indicare preferenze come viaggi con la famiglia o romantici, escursioni, affidarsi alle mete più popolari su instagram o a quelle più alternative, oppure le opzioni “viaggiare da soli” o “buongustai”.
Cosa non ci piace di easyJet
Come comunica al passeggero i propri diritti. La loro “Carta dei passeggeri”, disponibile sono in inglese, sembra mancare di informazioni fondamentali su ritardi, cancellazioni o imbarchi negati.
Puntualità dei voli easyJet nel 2018
Secondo i dati ufficiali di Volo-in-ritardo.it nel 2018 easyJet ha rispettato i tempi pronosticati nel 71,32% dei casi: su 535.831 voli tracciati solo 153.667 hanno registrato un ritardo. Se hai avuto un’esperienza di volo in ritardo, cancellato o negato imbarco per overbooking con easyJet, noi possiamo aiutarti a far valere i tuoi diritti e ottenere una compensazione pecuniaria. I tuoi diritti sono protetti dal Regolamento 261/2004 e hai tempo fino a due anni dall’accaduto. Controlla gratuitamente il tuo volo, oppure scopri come lavoriamo.
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