In Cina ha aperto l’aeroporto più costoso del mondo
venerdì 27 settembre 2019
Pechino – Daxing International è appena stato inaugurato e ha già due primati: oltre a essere l’aeroporto più costoso al mondo, è anche il più grande al mondo con un singolo terminal.
Meno di 5 anni per costruire un aeroporto da record
Il 25 settembre si è tenuta la cerimonia inaugurale del nuovo Daxing International Airport, alla presenza del presidente cinese Xi Jinping, sei giorni prima del 1 ottobre, festa nazionale in Cina per la proclamazione della Repubblica Popolare.
Il progetto era stato affidato all’irachena Zaha Hadid, archi-star autrice tra le altre cose del Museo nazionale delle arti del XXI secolo a Roma, che purtroppo non ha potuto vedere la realizzazione dell’aeroporto, essendo mancata nel 2016. I lavori sono durati 5 anni e sono costati oltre 10 miliardi di euro.
Un po' di cifre interessanti:
- lo scalo sarà in grado di gestire 45 mln di passeggeri entro il 2021, 72 mln entro il 2025 e 100 mln entro il 2040;
- 4 piste sono fin dall’inizio dedicate ai voli commerciali e dovrebbero diventare 7 nei prossimi anni;
- ogni ora possono atterrare e decollare 300 velivoli;
- l’area dell’aeroporto occupa 47 km quadrati (più della città di Lecco, che si ferma a 45 km quadrati);
- il terminal da solo ha una superficie di 695000 m quadrati, il più grande al mondo;
- a soli 19 minuti di treno dal centro di Pechino, quello di Daxing è il secondo aeroporto a servire la città, dopo quello di Pechino-Capitale, il secondo più frequentato al mondo, che però nonostante l’aggiunta di un terminal per le Olimpiadi del 2008 era sovraffollato con 100 mln di passeggeri a fronte di una capacità teorica di 85 mln.
Nasce come fenice, vive come stella marina aliena
La forma dell’aeroporto è ispirata alla fenice, simbolo di successo e rinascita in Cina, ma da subito è stata associata a quella di una strana stella marina a 6 braccia, quindi aliena, di qui il soprannome inglese di “alien starfish”.
Insieme allo studio della già citata Zaha Hadid, hanno collaborato i progettisti francesi di ADPI Ingénierie e da Hong Kong Lead 8 ha ideato i servizi integrati dell’edificio.
A detta di Hadid, il progetto “nasce da principi dell'architettura tradizionale cinese, che organizzano gli spazi connessi intorno a un cortile centrale”. L'atrio principale è sostenuto da otto gigantesche colonne dalla forma svasata, ognuna con un lucernario largo 106 metri (!!!) nella parte superiore - che riempie il terminale di luce naturale - mentre nelle aree dedicate alle partenze sono cinque ulteriori atrii allestiti nello stile dei cortili tradizionali cinesi.
Il design a forma di fenice (o stella marina) è estremamente efficiente in termini di spazio, richiedendo uno spostamento di soli 600 metri dai controlli di sicurezza al gate più lontano, inoltre il check-in è per lo più automatizzato.
Da segnalare anche un fatto che ci ricorda come per quanto lontana, anche la Cina non è così diversa dalle lande italiche: durante la costruzione dell'aeroporto, i lavoratori hanno scoperto un cimitero risalente all’epoca della dinastia Qing (1644-1911)!
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