Dirty ice

Fatti poco noti su aerei e riscaldamento globale

giovedì 3 ottobre 2019

4 argomenti su aerei e inquinamento con cui passare il tempo durante la prossima manifestazione sul clima.

Le manifestazioni non sono solo un modo con cui chi partecipa si sente parte di qualcosa più grande, ma anche un momento in cui si possono conoscere nuove persone e confrontarsi con chi si ha vicino e con chi ha idee più o meno vicine o lontane dalle nostre. Ecco degli spunti per non farsi trovare senza argomenti in alcune situazioni che si potrebbero presentare mentre si manifesta per fermare il riscaldamento del pianeta!

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1. Un’inaspettata carica della polizia fa venire al tuo vicino il dubbio di essere dalla parte del torto?

In Svezia c’è una parola per far sentire in colpa chi “vola troppo”

Partiamo da quella che potrebbe essere l'ultima cosa ad accadere durante una manifestazione, perché leggendola subito, si spera che rimanga più impressa in mente.

Nel 2018 è salito alla ribalta il tema del body-shaming, nel 2019 è il turno del flygskam, termine svedese che significa più o meno "dare addosso a chi vola troppo", mostrandosi insensibile alle sorti dell’ecosistema planetario. Ne ha parlato anche Greta Thunberg, che ha quindi raggiunto New York in barca a vela come gesto per sensibilizzare il mondo.

Dopotutto, diamo per scontati molti spostamenti che si potrebbero evitare tranquillamente. Un esempio? Se per una vacanza alle Seychelles l’aereo può essere “irrinunciabile”, tanti convegni, conferenze e seminari si potrebbero tenere tranquillamente in videoconferenza!

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2. Mentre tieni ben alto il tuo cartello contro l'industria del carbone, noti che sull’asfalto iniziano ad accumularsi i rifiuti della manifestazione. Alzi gli occhi e sogni una meta lontana, magari insieme alla ragazza che accanto a te sta urlando la sua rabbia per l’indifferenza dei più:

I cieli restano più puliti rispetto alle strade

Gli aerei sono i mezzi di trasporto più inquinanti, ma rappresentano circa il 4-5% delle emissioni globali di CO2, contro il 15% del traffico stradale. Dire alle persone che bisogna rinunciare ai viaggi in aereo non è sufficiente, bisogna capire di quali viaggi si parli e quali alternative ci siano: se Roma – New York sarà difficilmente percorribile con mezzi diversi dagli aeroplani nei prossimi decenni, Roma – Milano potrebbe esserlo più facilmente, ma sarebbe inutile se la scelta fosse quella dell’auto. Il treno resta il mezzo più verde (circa un decimo delle emissioni di CO2 rispetto all’aereo) e bisognerebbe utilizzarlo quando e dove possibile.

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3. Dal lato della strada un passante vi accusa di essere strumenti delle lobby, che vi vendono prodotti inquinanti, a partire dai cellulari:

L’ibrido prima dell’elettrico per salvare l’ambiente le aziende

Perché cercare sempre lo scontro? Potete trovare un punto d’incontro e spiegare per esempio che il mondo si cambia passo dopo passo. Per esempio, come per le auto, per gli aerei non si prevede una transizione completa dei velivoli ai motori elettrici in breve tempo, però la strada passerà dall’ibrido: motori di questo tipo sono in fase di sperimentazione sia da parte di aziende di medie e piccole dimensioni, sia da parte di giganti del settore come Rolls-Royce. Quest’ultima, in joint-venture con Airbus e Siemens, prevede di far volare dal 2021 dei jet BAE 146 spinti da una coppia di motori di nuova concezione, che dovrebbero far risparmiare il 30% del carburante fossile.

In Canada invece, quella che si dichiara la più grande compagnia commerciale di voli in idrovolante al mondo (sic!), Harbour Air Seaplanes, annuncia il passaggio ai motori completamente elettrici entro il 2022. Tutto questo non solo per l’ambiente, ma anche per un fattore puramente economico: se a un idrovolante per trasportare 10 passeggeri per 100 miglia (185km) servono $400 di combustibile, bastano invece $12 di energia elettrica, senza contare olio e manutenzione.

Quindi il motore elettrico arriverà presto sugli aerei, forse prima rispetto alle automobili e semplicemente perché così le aziende risparmieranno sui costi ed eviteremo il prossimo diesel-gate!

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4. Il “benaltrismo” può essere usato anche a favore delle manifestazioni, non solo contro:

Gli aerei inquinano, ma Ryanair è più verde dell’auto che hai in garage

Perché lasciare ai “cattivi” il benaltrismo, ossia l’abitudine di replicare a qualunque protesta, dicendo “sì, ma c’è ben altro di cui preoccuparsi, perché non pensi a…”?

Un adagio che si sente spesso recita “non mi fido molto delle statistiche, perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media”. Infatti, tutte le statistiche vanno interpretate: se è vero che mediamente un aereo consuma più di un’auto, va considerato anche che generalmente si parla di un utilizzo dei mezzi di trasporto ideale, o al massimo medio.

Secondo un’indagine dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, un’automobile con a bordo 4 persone emette circa tra i 40 grammi, se utilitaria, e i 55 grammi, se di cilindrata medio-grandi, di anidride carbonica per passeggero a kilometro (CO2/passeggero/km). Sappiamo bene però che non è così comune vedere utilitarie con a bordo 4 persone attraversare l’Europa.

Se invece calcolassimo una media più vicina alla realtà, di 1,5 persone su un’auto di cilindrata medio-grande, parleremmo di 158g di CO2/passeggero/km.

Prendendo invece come esempio di aereo un volo operato da Ryanair – che nel mese di settembre ha dichiarato che in media il 96% dei posti era occupato – abbiamo 181 passeggeri invece degli 88 contati nella statistica, il che porterebbe le emissioni da 285 a 138g di CO2/passeggero/km, rendendo così un volo Ryanair meno inquinante di un viaggio Milano – Parigi lungo le autostrade europee.


Si spera di non aver fatto arrabbiare nessuno, perché secondo noi si può ridere anche di un tema serio, l'importante è essere seri quando serve davvero!

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