Il bird strike non è più una scusa per il ritardo dei voli

Nessuna compensazione per i ritardi sui voli causati dalle collisioni tra aerei e volatili

giovedì 4 maggio 2017

Nessuna compensazione per i ritardi sui voli causati dalle collisioni tra aerei e volatili

Oggi, la Corte Europea di Giustizia ha deciso che i passeggeri non hanno diritto a richiedere una compensazione nel caso in cui il loro volo abbia subito un ritardo od una cancellazione, dovute ad un bird strike (collisione tra un aeromobile ed un volatile). Nonostante le compagnie aeree possano prendere molte misure di sicurezza al fine di evitare il rischio di questa collutazione, non è possibile ritenerle responsabili per questo tipo di disservizio (come anche per i problemi dovuti alle operazioni aeroportuali o al controllo del traffico aereo).

“Considerando alcuni verdetti precedenti di giudici nazionali e l’opinione dell’avvocato Bot, questa decisione è stata alquanto inaspettata. Se si osserva l’argomento da vari punti di vista, l’evitare una collisione tra un aeromobile ed un volatile dovrebbe essere considerato una delle tante responsabilità delle compagnie aeree, in quanto è un rischio ben noto nel mondo dell’aviazione e potrebbero essere prese molte misure per diminuire il rischio di una simile situazione. Tuttavia, ora si hanno delle certezze in merito a questo argomento ed i passeggeri non dovranno più domandarsi se il bird strike sia da considerarsi un motivo per cui le compagnie aeree debbano offrire una compensazione.”, dice Tom van Bokhoven, fondatore di Volo-in-Ritardo.it.

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