È iniziata l'era dei voli elettrici
venerdì 20 dicembre 2019
Elettricità e acqua sono due cose che fin da bambini tutti impariamo non andare d’accordo, ma proprio nell’acqua è stato fatto il primo “passo” che ha dato inizio a quella che con tutta probabilità è la nuova era del trasporto aereo commerciale.
Uno dei voli più importanti da quello dei fratelli Wright
Avevamo già toccato l’argomento pochi mesi fa nei Fatti poco noti su aerei e riscaldamento globale, e la settimana scorsa il produttore di propulsori MagniX e la compagnia di trasporti in idrovolante Harbour Air hanno mantenuto la parola: avevano infatti promesso un primo test in volo entro l’anno e così è stato!
Una settimana prima del 116° anniversario dello storico primo volo del Flyer costruito dai fratelli Wright (17 dicembre 1903), protagonista della première dei “voli elettrici” è stato un de Havilland DHC-2 Beaver del 1957, partito dall’area per idrovolanti dell’aeroporto Internazionale di Vancouver all’alba, 8:25 locali, e ha effettuato un volo di 10 minuti, per 10 miglia. Si tratta di un modello di idrovolante progettato e entrato in produzione negli anni ‘40, che per l’occasione è stato spinto da un motore da 750cv Magni500.
Lo stato attuale dei voli a propulsione elettrica
Obiettivo di Harbour Air è ottenere la certificazione che consenta di volare con il modello di motore elettrico da parte di FAA (ente regolatore dell’aviazione civile statunitense) e Transport Canada (omologo canadese) entro fine 2021 e convertire l’intera flotta entro il 2023.
Il partner australiano, MagniX, lavora a motori elettrici dal 2009 e ha presentato il primo prototipo nel 2017. Per il Magni500, si parla di un’autonomia di 30 minuti + 30 minuti riserva
Un portavoce del costruttore con sede a Seattle e laboratori sulla Gold Coast australiana ha detto: "MagniX e Harbour Air sperano che questo volo di prova contribuisca a catalizzare l’attenzione della ricerca verso la tecnologia delle batterie, in modo che gli aerei possano volare più lontano e le comunità possano essere ancora più collegate".
Intervista di Cheddar.com al CEO di MagniX, Roei Ganzarski, con immagini del volo a propulsione elettrica
Nelle osservazioni post volo, McDougall ha detto: "Per me è stato come volare con un idrovolante, ma sotto l’effetto di un doping elettrico. Non avevamo modo di sapere come si sarebbe comportato l'aereo finché non ha volato davvero". I testimoni dell'evento hanno detto che l'unico rumore sentito era quello proveniente dalle eliche che fendevano l'aria.
L'amministratore delegato di MagniX, Roei Ganzarski, nel corso dell’intervista che puoi trovare qui sopra, ha spiegato invece che durante il percorso che portato a questo storico primo volo, ha avuto la sensazione di far nascere un bambino, che ora invece bisogna far crescere. Ganzarski ha spiegato anche che il nuovo sistema di propulsione elettrica ha un costo orario del 50-80% inferiore alle tecnologie attuali, pur non producendo emissioni o fumi. "Non sono meno emissioni, sono zero immissioni (di prodotti inquinanti, ndr)". Gli attuali idrovolanti della flotta Harbour Air bruciano fino a 300 dollari di carburante Jet A all'ora, mentre gli idrovolanti elettrici saranno in grado di volare per 100 miglia per un costo di soli $10-20.”
Questo, secondo il CEO di MagniX, avrà effetto anche sul costo per i passeggeri dei biglietti, che dovrebbe abbattersi in questo modo, oltre che su ambiente e industria.
MagniX vorrebbe vedere i propri sistemi su aerei più grandi, ma le attuali limitazioni delle batterie rappresentano l'ostacolo più grande, l’amministratore delegato, però, cita in proposito il successo di aziende come Tesla, che ha spinto l'industria delle batterie per veicoli stradali. Laddove è stata evidenziata una necessità per i consumatori e quindi per il mercato, l'industria ha provveduto.
Non solo le piccole realtà puntano alla svolta elettrica
I principali attori del mercato non stanno a guardare con le mani in mano in ogni caso, consci del fatto che i viaggiatori sono più consapevoli che mai dell'impatto ambientale dei viaggi aerei. Rolls-Royce, secondo produttore al mondo di motori per aeroplani, sta lavorando in partnership con Airbus per far effettuare il primo volo di prova entro il 2021 all’aereo commerciale elettrico-ibrido E-Fan X, un velivolo per trasporto commerciale su scala regionale da 100 posti, per sperimentare sistemi di propulsione su scala megawatt. Viste le dimensioni di questi aeroplani, sono necessarie tensioni ben superiori a 1000 Volt. Il design ibrido dell'E-Fan X vedrà una delle quattro turbine sostituita da un'unità a propulsione elettrica, alimentata da batterie e un generatore a turbina nella fusoliera principale dell'aereo.
Il produttore britannico parla di questo progetto come “la più grossa trasformazione dell’industria dell’aviazione dagli anni ‘50, l’epoca dei motori jet”.
Effettivamente, il trasporto regionale rappresenta il 40% dei voli commerciali, e gli aerei destinati a questi spostamenti costituiscono il 33% delle flotte delle compagnie aeree, per cui è semplice avere un’idea di quale sarebbe l’impatto di una conversione totale di questo settore ai motori elettrici o anche “solo” a quelli ibridi
E-Fan X è un progetto ambizioso, grazie alle sfide uniche presentate dall'aereo aereo regionale, ibrido-elettrico. Dal peso della batteria rispetto a quello del carburante, all'effetto dell'altitudine sui sistemi elettrici, alla necessità di un regime di certificazione completamente nuovo
Ufficio stampa Rolls-Royce
Il destino dell’aviazione sembra ormai consacrato all’elettrico e una dichiarazione proprio del CEO di Rolls-Royce, Warren East, suona come qualcosa più di una frase attira-consensi: “Tra 25 anni, la nostra attività sarà molto diversa, con nuovi clienti e nuovi concorrenti. Siamo in una posizione unica per influenzare davvero il futuro dei mercati in cui serviamo e questo pianeta in cui abitiamo. Lo sviluppo di aeromobili regionali a basse emissioni è il nostro primo passo verso questo obiettivo.”
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